
Questa è la domanda che si pongono in molti in questo periodo.
Analizzando i tanti articoli di stampa specializzata e le tante previsioni degli istituti di ricerca legati al mondo immobiliare, potremmo dire di sì.
Infatti il numero delle vendite è in ripresa, anche se forse mai potrà ritornare ai livelli della "bolla" immobiliare che si è avuta a metà degli anni 2000, come è evidente dalla tabella che segue:
Numero delle vendite immobiliari in Italia:
Anno |
* Numero delle vendite |
% +/- |
2000 |
696.000 |
+ 8,41% |
2001 |
687.000 |
- 1,29% |
2002 |
768.000 |
+ 11,79% |
2003 |
769.000 |
+ 0,13% |
2004 |
835.000 |
+ 8,58% |
2005 |
866.000 |
+ 3,71% |
2006 |
877.000 |
+ 1,27% |
2007 |
816.000 |
- 6,95% |
2008 |
689.000 |
- 15,56% |
2009 |
614.000 |
- 10,88% |
2010 |
617.000 |
+ 0,48% |
2011 |
603.000 |
- 2,26% |
2012 |
448.000 |
- 25,70% |
2013 |
407.000 |
- 9,15% |
2014 |
421.000 |
+ 3,43% |
2015 |
445.000 |
+ 5,70% |
Previsioni 2016 |
470.000/500.000 |
+ fra il 6 ed il 12% |
*Dati arrotondati
Il segno più, sui dati delle vendite, negli ultimi 2 anni e la previsione di un ulteriore incremento ancora più consistente per l'anno in corso, fanno presagire la uscita dalla crisi ed un lento ritorno alla normalità che, per un mercato come quello italiano, viene valutata ad un livello di circa 600.000 vendite annue.
Il livello dei prezzi dell'immobiliare in Italia, ha avuto un andamento indicativamente del seguente tenore:
- dal 2008 al 2015, mediamente, i prezzi sono scesi di circa il 21/22% e parliamo di medie, quindi ciò significa che in alcune città od in alcuni quartieri i prezzi sono scesi del 5% ma in altre città o altre aree si sono registrati cali di prezzo anche del 40%;
- dal 2010 al 2015 il calo medio dei prezzi è stato del 13,6% con cali abbastanza limitati sul nuovo (1,0/3,0%) e cali molto più marcati nell'usato (17,0/19,0%).
Possiamo concludere, rispondendo alla domanda iniziale, che il 2016 è certamente l'anno giusto per comprare casa, in quanto tutto lascia presagire che a partire dal 2017 avremo una ripresa del livello dei prezzi che, sicuramente sarà lenta e graduale, ma oramai data certa in tutte le previsioni.
Cosa significa questo?
Che per vendere è bene fissare il prezzo ad un valore che non deve essere troppo alto, perchè questo farebbe desistere a priori i potenziali acquirenti, ma nel medesimo tempo tenere un buon margine di trattativa.
Per gli acquirenti significa poter fare proposte al ribasso, perchè un margine di trattativa lo si trova sempre, ma non pretendere di avanzare proposte al ribasso del 30%, come alcuni acquirenti vorrebbero fare, perchè anche se è un periodo complesso per il settore, non esistono margini di questo tipo sul mercato.
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