
Ad aprile ancora in crescita le richieste di mutuo
Periodicamente il Crif tramite l’Eurisc, ossia lo strumento finanziario di informazioni creditizie, elabora uno studio sullasituazione dei mutui in Italia, confrontandola alle condizioni dell’anno precedente. I risultati relativi al mese di aprile, resi noti nei giorni scorsi, ha confermato la curva positiva del mercato delle compravendite sostenute da mutui ipotecari che, ormai, in Italia dura da qualche mese.
Confrontando le richieste registrate nello scorso aprile con quelle dello stesso mese del 2015, la crescita segna un +8,6%. Se invece si considera tutta la domanda rilevata nei primi quattro mesi del 2016, l’aumento rispetto all’anno passato schizza al +24%.
L’importo medio si mantiene ancora a livelli decisamente più contenuti rispetto, ad esempio, a quelli del 2010 quando si richiedevano mediamente 140.942 euro: ad aprile 2016 la cifra media che gli italiani puntano ad ottenere equivale a 122.683 euro. Ma la riduzione degli importi non va interpretata come un segnale negativo, anzi; il calo di questa cifra è dovuto di sicuro all’abbassamento dei prezzi degli immobili, ma anche alla volontà delle famiglie di ottenere dalle banche il meno possibile, in modo che la rata risulti più leggera nell’ottica del proprio budget mensile. A testimonianza di questa nuova esigenza si può citare anche la durata media del mutuo che, nel 66,8% dei casi, supera i 15 anni.
Il range di prezzo più richiesto in banca dagli italiani è quello compreso fra i 100.000 e i 150.000 euro (29,5% del totale di richieste), mentre il 23,4% ha puntato a un finanziamento minore di 75.000 euro. La fascia d’età più popolosa per chi richiede un mutuo ipotecario è quella compresa tra i 35 e i 44 anni: vi rientra oltre un potenziale mutuatario su tre, il 36,3%.
Torna indietro